Il formaggio è un vero piacere gastronomico. Da una parte è una delizia per il palato, dall’altra è sorprendente per l’enorme numero di varietà esistenti. Aspetto, stato di conservazione, colore, dimensione, aroma, sapore, consistenza e gusto sono alcuni degli aspetti da tenere in considerazione quando si assaggia un formaggio. Tuttavia, c’è anche da considerare la correlazione tra formaggi e colesterolo.
Parliamo di un prodotto lattiero-caseario che, sia esso di mucca, di capra, di pecora o di bufala, non solo ci lascerà un buon sapore in bocca, ma anche il desiderio di ripetere l’esperienza. Proprio per questo motivo, è necessario essere a conoscenza delle giuste quantità di formaggio da consumare giornalmente.
Perché, come dice il detto popolare, “il formaggio è gustoso, ma se è troppo, è dannoso”.
In questo articolo capiamo insieme qual è la dose giornaliera di formaggio.
Benefici nutrizionali del formaggio
Prima di addentrarci nel cuore della questione, facciamo un breve appunto sui benefici nutrizionali del formaggio, nonostante ne avessimo già parlato anche in altri articoli.
Per l’appunto, il formaggio contiene in forma concentrata, a seconda del grado di maturazione, molti dei nutrienti del latte da cui proviene: proteine, grassi, minerali e vitamine liposolubili. In particolare, le proteine sono di alto valore biologico, mentre la stagionatura del formaggio aumenta il livello di utilizzo delle proteine.
Invece, la quantità di grassi nel formaggio varia notevolmente, soprattutto in base all’origine del latte – il latte di pecora è più ricco di grassi rispetto al latte vaccino –, alla quantità di grassi – latte intero o scremato – e al grado di maturazione del formaggio. Questi fattori influenzano la quantità di grasso, ma non il tipo di grasso, anche se in generale il formaggio è dominato dai grassi saturi.
Pertanto, la proporzione tra formaggi e colesterolo può variare notevolmente, da 80 a 100 milligrammi per 100 grammi. Al di là di questo, il formaggio costituisce una fonte molto accessibile e biodisponibile dei minerali calcio e fosforo, necessari per la salute di ossa e denti in condizioni normali.
Inoltre, alcune varietà di formaggio hanno:
- Un elevato contenuto di potassio che contribuisce al mantenimento di una pressione sanguigna normale;
- Un’alta percentuale di magnesio che aiuta a ridurre la stanchezza e l’affaticamento;
- Un maggiore contenuto di zinco, il quale contribuisce al normale metabolismo dei carboidrati.
Infine, il formaggio è ricco di vitamina B12, imputata del normale funzionamento del sistema immunitario.

Formaggi e colesterolo: le dosi giornaliere consigliate
In definitiva, non è consigliabile generalizzare quando si parla di cibo. Ogni caso è diverso dall’altro ed è meglio che questo tipo di raccomandazione sia adattato a ciascun individuo. Pertanto, è importante attenersi alle quantità o alle porzioni giornaliere di formaggio accettabili che sono state redatte dai nutrizionisti esperti.
Oltre i titoli appariscenti e controversi, il formaggio è un alimento molto completo, in quanto contiene nutrienti fondamentali per la crescita e lo sviluppo umano. Inoltre, ha un elevato valore biologico grazie al suo contenuto di calcio, vitamine A, B e fosforo. Solo le persone affette da colesterolo o da malattie cardiovascolari dovrebbero ridurne il consumo o optare per varietà di formaggio fresco a basso contenuto di sale e scremato.
Ad ogni modo, in termini di porzioni giornaliere e correlazione tra formaggi e colesterolo, gli esperti sottolineano che:
- I formaggi a pasta molle, stagionati e più stagionati, dovrebbero essere consumati con moderazione, cioè circa 40-50 grammi al giorno.
- Invece, per i formaggi freschi possiamo spingerci a mangiarne di più, fino a 100 grammi al giorno, anche se è consigliabile rimanere al di sotto, cioè con circa una porzione di 75 grammi.
La nostra dieta deve essere varia e sana e comprendere alimenti nelle giuste quantità, senza eccessi, evitando i formaggi altamente trasformati, soprattutto quelli speciali da fondere o spalmare, e optando per i formaggi più tradizionali, artigianali, la ricotta e i formaggi freschi.

Formaggi e colesterolo: consigli per un miglior consumo
Per concludere vogliamo darti una serie di consigli per consumare correttamente il formaggio.
- Privilegiare i formaggi tradizionali. E cosa intendiamo per tradizionale? Nel caso del formaggio, ci riferiamo a quelli prodotti con i suoi ingredienti di base: latte, fermenti lattici, sale e caglio, come ad esempio il caprino.
- Non è sempre necessario scegliere formaggi privi di grassi o leggeri. Se vogliamo ridurre i grassi, possiamo scegliere la ricotta o il formaggio fresco, che sono naturalmente meno grassi perché più ricchi di acqua.
- Attenzione ai formaggi fusi o alle creme spalmabili. Spesso vengono preparati con altri ingredienti secondari come le proteine del latte, il burro o gli amidi.
- Equilibrare il consumo dei formaggi con più sodio.
Arrivati alla fine di questo articolo è ormai chiaro che quando parliamo di formaggi e colesterolo, possiamo dire che, pur non essendo essenziale o prioritario nella dieta, non è nemmeno nemico di un’alimentazione sana. Insomma, basta prendersi cura della propria alimentazione con una dieta varia ed equilibrata.